• the dam before the tragedy - archive photo (courtesy fondazione vajont)
  • the vajont dam/line - photo giacomo de donà
  • nuovo spazio di casso and the landslide - photo giacomo de donà
  • the dam framed - photo giacomo de donà

angela vettese, maria centonze and marc augé, members of the jury of twocalls, were in Casso a few days ago, learning more about the context in which the Contest acts.

 

following a text with the considerations by gianluca d’incà levis, curator of dolomiti contemporanee, on the value of the contest and a call to the artists.

PARTICIPATE IS NOW. Twocalls, an open contest of ideas, not a closed up award. An invite for the artist not to wait.

We’ve come to the last available few weeks, for the artists whom have decided to take part in twocalls, to present their projects.
After Marc Augé, three other judges of the Contest came to Casso.
The deadline for the artistic proposals to be turned in is set for the end of the month of October.
This week, the sections of this website devoted to the presentation of the projects of “a call for a line” and “a call for a wall” are going to be activated.
The pre-selected projects, thus, will start to be published and shown online.
And how come the projects are being published before the end of the Contest?
Isn’t there a chance that somebody might take them as an example, is inspired by them, or even copy the published works?
Is there a chance that the Contest might then turn out to be fake, unnerving, haphazard?
No, there is no chance, no risk: those who have read the announcement, have understood (we hope they have understood).
Twocalls isn’t a final Award.
The Contest doesn’t correspond with the realization of the two artworks, which will be set up during the last phase, in several months’ time.
The Contest, as we’ve always maintained, is an occasion, new and important, to re-think this territory, this history, now.
To demonstrate that nothing, not even the worst of the tragedies, can stop the human, preventing it to employ the vital primacy of its Spirit, of giving birth to ideas, of generating images, of thinking, being, doing.
Publishing the artistic projects, now, means this: showing the spirit of the human in action, showing the capability of the “contemporary” of responsibly burdening itself with its time, and the meaning of the things in its time, through culture and art, which are the predatory gazes of the human towards a lower depth; predatory because they are motivated, not resigned, and ready for the hunt for meaning, for the being itself.
The projects have to be published henceforth, then, because the primary and principal meaning of the Contest is this: showing the deployed abilities of the human, its ability and will to confront the crisis, the tragedy, of not accepting the void in history, the perennial inertia, the primate of the sorrow, the hegemony of death.
Showing that the human is alive, always, and that art is brilliance and sensitivity, and that the commemoration has to stop claiming to be the heart of these places, and that other ideas, spaces, images, have to come – it is time for them to come, it’s necessary for them to come – to shatter the embankment of captivity (of the spirit).
And that’s why the projects are published now in the website of twocalls. Anyone will be able to see them, and leave a comment.
And that’s why we invite the shiest (or most stubborn) artist, whom are waiting for the last days of the Contest to submit their projects, to do it now instead, to send them before that date, not to wait in fear of exposing themselves before the time is right.
Here the waiting has been going on for 51 years.
It’s been going on long enough.
We’re here to think, say, make, not to wait some more.
Publishing the projects before the end of the Contest, is opening. The Contest is open. We’re not looking for two “fence-sitter” winners.
We’re looking for ideas, thought, action.
We’re not solely interested in the two winning projects: we’re interested to the spark which ignites a new motion.
The Contest is now.
Those who understood that, come now.
Those who wait, have chosen the wrong time.
(gdil)

 

 


Angela VetteseMaria Centonze e Marc Augé, giurati di Twocalls, pochi giorni fa sono state in visita a Casso per conoscere da vicino il contesto nel quale si inserisce il Concorso.

 

Di seguito un testo con le considerazioni di Gianluca D’Incà Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee, sul valore del concorso e un appello agli artisti.

PARTICIPATE IS NOW. Twocalls, un concorso aperto d’idee, non un premio chiuso. Invito agli artisti a non attendere.

Sono le ultime settimane, per gli artisti che hanno deciso di partecipare a twocalls, per presentare i propri progetti.
Dopo Marc Augé, sono arrivati a Casso, per l’opening meteoritico di venerdì, altri tre giurati del Concorso.
La scadenza per l’invio delle proposte artistiche è fissata per la fine del mese di ottobre.
Questa settimana, verranno attivate, in questo website, le sezioni dedicate alla presentazione dei progetti di “a call for a line” e “a call for a wall”.
I progetti preselezionati, quindi, cominceranno ad essere pubblicati e mostrati on-line.
E perchè mai, di grazia, si pubblicano i progetti prima della conclusione del Concorso?
Non c’è il pericolo che qualcuno prenda esempio, s’ispiri, copi?
Non c’è il pericolo che il Concorso risulti da ciò falsato, innervosito, scomposto?
No, non c’è il pericolo: chi ha letto il bando, ha capito (ci auguriamo che abbia capito).
Twocalls non è un Premio finale.
Il Concorso non coincide con la realizzazione delle due opere, che saranno allestite nell’ultima fase, tra diversi mesi.
Il Concorso, come abbiamo sempre sostenuto, è un’occasione, nuova e importante, per ripensare questa terra, questa storia, ora.
Per dimostrare che nulla, nemmeno la peggiore delle tragedie, può fermare l’uomo, impedendogli di esercitare il primato vitale del proprio Spirito, di partorire idee, di generare immagini, di pensare, essere, fare.
Pubblicare i progetti artistici, ora, vuol dire questo: mostrare lo spirito dell’uomo in atto, mostrare la capacità del “contemporaneo” di farsi carico responsabile del proprio tempo, del senso delle cose nel proprio tempo, attraverso la cultura e l’arte, che sono gli sguardi rapaci dell’uomo al profondo, rapaci in quanto motivati, non rassegnati, e disposti alla caccia, del senso, dell’essere.
I progetti vanno pubblicati, dunque, sin da ora, perchè il senso primo e principale del Concorso è questo: mostrare le capacità dispiegate dell’uomo, la sua capacità e volontà di fronteggiare la crisi, la tragedia, di non accettare il vuoto nella storia, l’inerzia perenne, il primato del lutto, l’egemonia della morte.
Mostrare che l’uomo è vivo, sempre, e che l’arte è ingegno e sensibilità, e che la commemorazione deve cessare di pretender d’essere l’anima di questi luoghi, e che altre idee, spazi, immagini, devono venire, è tempo che vengano, è necessario che vengano, a frantumare l’argine di cattività (dello spirito).
Ecco perchè si pubblicano ora i progetti, che saranno visibili a tutti, e commentabili, nel website di twocalls.
Ecco perchè invitiamo gli artisti timidi (o tignosi), che stanno aspettando gli ultimi giorni del Concorso per inviare il proprio progetto, a farlo ora, ad inviarli prima, a non attendere, per paura d’esporsi anzitempo.
Qui si aspetta da 51 anni.
Non c’è un bel nulla più da aspettare.
Noi siamo qui per pensare, dire, fare, non per aspettare ancora.
Pubblicare i progetti prima, è apertura. Il Concorso è aperto. Non cerchiamo due vincitori attendisti.
Cerchiamo idee, pensiero, azione.
Non ci interessano i soli due progetti che vinceranno: ci interessa l’innesco del moto nuovo.
Il Concorso è ora.
Chi l’ha capito, viene ora.
Chi aspetta, ha sbagliato tempo.
(gdil)

 

 

 

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12/03/2021

Resilient Communities
Italian Pavilion at the Biennale of Architecture 2021
17.  International Architecture Exhibit – Venice’s Biennale.
Arsenal – Tese delle Vergini
May 22nd/November 21st 2021

Vernissage: Friday, May 21st
Public opening: Saturday, May 22nd, 10:00 AM – 7:00 PM

The 17.

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22/02/2021

Venerdì 26 febbraio 2021, ore 10:00-12:00, panel webinar:
Two Calls for Vajont, Concorso Artistico Internazionale: fase _restart.
L’arte pubblica come pratica rigeneratrice per paesaggio e territori.

Venerdì 26 febbraio 2021, ore 10:00-12:00, panel webinar: Two Calls for Vajont, Concorso Artistico Internazionale: fase _restart. L'arte pubblica come pratica rigeneratrice per paesaggio e territori.

Il Concorso Artistico Internazionale Two Calls for Vajont è stato lanciato da Dolomiti Contemporanee nel 2014.

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14/07/2018

dolomiti contemporanee and the Vajont area are in arcipelago italia, the Italian Pavillion of the 16th venice’s biennale of architecture.

“Arcipelago Italia. Projects for the future of the country’s interior territories” is the title of the project by curator Mario Cucinella for the Italia Pavillion at the 16th International Architecture Exhibition of the Venice Biennale, promoted by Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbane, MiBACT.

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