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ritratti

nuovo spazio di casso_foto giacomo de donà

ugo

teresa

paola

rina

 

 

The project aims to promote those who, despite the tragedy, have chosen to lead their lives in Casso, without a feeling of panic or desolation.
I asked fourteen different individuals, including the only child living there, to let me see their hands.
The face, just like the hands, is the part of us that represents us most. It is through them that we can recognize one’s social level – they are a window of one’s personality.
Although this is a simple portrait, by asking: “how they show their hands,” a multitude of expressions, truths, and different behaviours were revealed without considering gestures.
Through this process, my work as a portratist was enriched, as I wanted to render them “saints” even if they were very alive and transform them into true icons.

The photographic half-length portraits in B/W, realized in analog format 6×6 cm square, measure: 1,4×1,4 meters. The photos, printed on coated paper, have been encased in a sandwich of plexiglass and encircled by a blue neon light. These installations will be inserted in the 14 areas of the façade of the old school.

–

Il progetto vuole dar luce a coloro che, nonostante la sciagura terribile, hanno deciso di continuare la loro vita a Casso. A quattordici persone diverse, compreso l’unico bambino del paese, ho chiesto di mostrarmi le mani.
Il volto è la parte di noi che più ci rappresenta. Ed anche le mani, attraverso le quali è possibile risalire allo stato sociale di ciascuno, sanno riflettere la personalità degli uomini.
Pur trattandosi di un semplice ritratto, alla domanda: “come mostri le mani ?” si è aperto un mare di espressioni, verità, atteggiamenti differenti, senza mai che ciò comportasse una caduta nella gestualità.
Nel suo processo, il lavoro si è venuto arricchendo: si è scelto di, in un certo modo, “santificare” tali volti, volti di vivi e non di morti, tentando di trasformare questi mezzi busti in vere e proprie icone.

I ritratti a mezzo busto b/n, realizzati in formato quadrato 6X6, misurano mt 1,4X1,4. Stampati su carta politenata sono in un sandwich di plexi e circondati da una luce neon. Vanno inseriti nei 14 spazi della facciata della vecchia scuola.

 

 

romina

natalina

marcello

giovanni

debora

delfino

germano

dario

danilo

bernardino

 

 

 

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1 Comment

One Response to monica biancardi

  1. Frutta says:
    20/03/2015 at 9:11 pm

    Semplice ma efficace

Comments are closed.

monica biancardi

napoli
Monica Biancardi was born in Naples in 1972. She graduated from the Academy of Fine Arts ,with an experimental thesis on theatre photography. With Mimmo Jodice_ PUBLIC WORKS : Bibliothèque Nationale de France, Paris Bibliothèque de l’Arsenal, Paris Certosa di Padula, Padula Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma FNAC, Paris Metropolitana di Napoli, Napoli Villa Reale, Monza Hotel Romeo , Napoli Castel Sant’Elmo , Napoli Museo di Capodimonte, Napoli Archivio fotografico Museo Archeologico, Napoli. She teaches : design and history of fashion.
Monica Biancardi nata a Napoli nel 1972, si laurea presso l’Accademia di Belle Arti con una tesi sperimentale di fotografia con Mimmo Jodice._Lavora con la galleria Riccardo Costantini di Torino. Suoi lavori sono in diverse collezioni private e pubbliche come: BNF, Paris. Biblioteca dell’Arsenale, Paris. Certosa di Padula, Padula. Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma.FNAC, Paris. Metropolitana di Napoli, Napoli. Villa Reale, Monza. Hotel Romeo, Napoli. Castel Sant’Elmo, Napoli. Museo di Capodimonte, Napoli. Insegna di segno e storia del costume a Napoli.

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Two Calls for Vajont is a double international contest of contemporary art that aims to develop a creative intellectual reflection, and with it a new cultural perspective, as well as innovative ideas, for the Vajont area. The artistic projects for the two artworks of “public art” to be made on the Vajont Dam (A Call for a Line) and on the front wall of the former elementary school of the Casso village, now New Venue of Casso (A Call for a Wall) will be gathered and published on this website. The winning projects will then be actually realized (see participate).

two calls for vajont è un doppio concorso internazionale d’arte contemporanea volto a sviluppare una riflessione intellettuale creativa, e con essa una nuova prospettiva culturale e d’idee per l’area del vajont. verranno in questo website raccolti e pubblicati i progetti artistici per due opere d’arte pubblica da realizzarsi sulla diga del vajont (a call for a line) e sulla facciata dell’ex-scuola elementare del paese di casso, ora nuovo spazio di casso (a call for a wall). I progetti vincitori dei due concorsi saranno in seguito realizzati (vedi participate).

Ministero dell'AmbienteFondazione Dolomiti Unesco Enel Fondazione Vajont Fondazione Bevilacqua La Masa MartFondazione Merz CCC Strozzina