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the breath of the heart wall

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4.night view

5.night view

The project has been developed around three themes: the monumental dam, symbol of an heritage, related to our cultural identity’s roots and fruits; the water, with its great hesoteric value, source of life, matrix, which, as amniotic liquid and primordial soup, preserves and iniciates life and the cosmos.
In literature as well as in the philosophical thought, nature and past are both viewed as sources of inspiration, fundamental environment for individual and social life on this planet. The dam itself will place the people in a space-and-time context because it is nothing but a human artifact, therefore born of human will.
Our idea wants to show how to relate and play with the clues of the past. We will show the image of a collective identity, because not every single detail can come with proofs and documents, quite the opposite. In a community, emotions are greatly important.
In this sense, our audio-visual work will have two phases: diurnal and nocturnal.
During the day you will see a monumental wall all covered with flowers, leaves, lianas and blooming, overgrowing plants, all of them white. The dam/barrier, over time, becomes part of the surrounding environment, a creator of a brand new balance as the nature, lively and overwhelming, takes over again.
This space will be filled with sound.
In the night time a video will be shown, first behind the waterline, then spreading around widely. It’s the image of a breathing womb, as if the dam was suddenly alive, and somehow “flexible”.
The wall itself will become a big womb, inbreathing, outbreathing, like an old cosmogony where the primordial water is a true vital principle, a regenerative item.
The water element, a sort of amniotic liquid, is a symbol of the feminine. The frames change the womb into stellar powder, moonlight, vapors, because every little or big thing in the universe follows the cosmic laws, their rythm.
That’s how the dam becomes a shrine, the ceiling an open sky, the walls made of water.
Water is like the soul of the living: it has no quiet, no beginning, no end, it is at once the border and the infinite space.

Installation: resin, silicon rubber, wax, wool.
Video and sound: HD 1280×720, 42:43
Sound by Andrea Piantoni / 20D.O.F.

–

Il concept del progetto è sviluppato attorno a tre tematiche: la monumentale diga come patrimonio che riguarda le radici e i frutti di un’identità culturale, e l’acqua, che ha grande valenza esoterica, è sorgente di vita, matrice che sotto forma di liquido amniotico primordiale preserva e dà inizio alla vita e il cosmo.
In letteratura e nel pensiero filosofico, ma anche in quello comune, si ritrova un ricorrente riferimento alla natura che ci circonda e alle testimonianze del passato quali fonti di ispirazione, scenari necessari e fondamentali per la costruzione della vita individuale e della collettività. La diga, in questo senso, aiuta gli individui e i gruppi a collocarsi nel tempo e nello spazio perché è una creazione umana, una costruzione risultato di precise scelte, volontà, decisioni sociali, che in seguito ad una tragedia, ha innescato un processo dinamico e relazionale.
La nostra proposta si prefigge di rappresentare il modo per relazionarsi/ “giocare” con le tracce del passato, in una costruzione dell’immagine identitaria collettiva dove non tutto è riconducibile alla razionalità o a prove documentarie, ma nella quale la componente emotiva diventa molto importante.
Per questo motivo proponiamo un’installazione audio-sonora che avrà due letture: una diurna e una notturna.
Durante il giorno si potrà vedere la parete monumentale interamente ricoperta di infiorescenze, liane, ed altri elementi che simulino una vegetazione rigogliosa, completamente bianca. La diga/sbarramento, che col passare del tempo è diventata parte integrante del contesto morfologico, assume il valore di elemento creatore di un nuovo equilibrio in cui una natura forte, potente, invasiva, si è riappropriata del proprio spazio.
In questo spazio si diffonderà il suono.
Di notte invece, sarà proiettato un video, inizialmente sotto la linea che marcava la quota dell’acqua, per poi diffondersi più ampiamente: immagini di un ventre femminile che respira, facendo diventare “viva” la diga, ma anche “elastica”.
La parete diventa un grande ventre, che inspira ed espira, in relazione alle antiche cosmogonie in cui l’acqua, componente primordiale, è principio vitale, mezzo di rigenerazione.
Questo secondo elemento, l’acqua/liquido amniotico, rappresenta il femminile per eccellenza, in quanto è estremamente adattabile e ricettiva. I frames che si susseguono trasformano il ventre in materia celeste, lunare, nei vapori acquei, perché ogni cosa nell’Universo, a livello macroscopico e microscopico, è disposta secondo un preciso equilibrio, regolato dalle leggi cosmiche.
Così la diga diventa un Tempio che ha per volta il manto celeste, depositario di spiritualità e depositario dell’Acqua.
L’Acqua assomiglia all’Anima dell’essere vivente: è irrequieta e non ha posa, non ha principio, non ha fine, è confine ed infinito.

Installazione: resina, silicone, cera, lana.
Video e musica: HD 1280×720, 42:43
Musica di Andrea Piantoni / 20 D.O.F.

6. videoframe.night view

7.videoframe.night view

8.videoframe.night view

 

 

 

 

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zanotto / piantoni

italia
Dania Zanotto
Born in Treviso, Italy, 1975. She earned a degree in Fine Arts, curriculum in Painting and a Master’s degree in Visual Arts and Theory of Show Production, both at the Academy of Fine Arts in Venice. She currently lives in Brescia, Italy. She bases part of her research on myths, legends and stories profoundly linked to very different cultures and peoples. It is a consideration on the object and all that has remained imprinted on it. This invisible aura of the person who has used it and has had a relationship with it can however still be felt.

Andrea Piantoni
Born in Berscia, Italy in 1978. Studies and practices music and art since he was very young. Since 1997 he collaborates with the “20 Degrees of Frost” Collective, with whom he re-set in music the videos for the Centenary of Cavellini, presented at Mart (Rovereto). In 2009 he moved to Paris and Berlin. Currently living and working in Italy.
Dania Zanotto
Nata a Treviso nel 1975. Diplomata in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ha conseguito il Diploma di secondo livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo. Vive a Brescia. Basa parte della ricerca su miti, leggende e storie profondamente legate alla cultura dei popoli più diversi. E’ una riflessione sull’oggetto e su ciò che ne rimane impresso e sulla invisibile, ma percepibile aura della persona che lo ha utilizzato e che si è rapportata con esso.

Andrea Piantoni
Nato a Brescia nel 1978. Studia e pratica musica e arte sin da giovanissimo. Collabora dal 1997 con il Collettivo “20 Degrees of Frost” con il quale ha rimusicato i video del Centenario di Cavellini, presentati al Mart di Rovereto. Nel 2009 si trasferisce a Berlino, successivamente Parigi, per poi ritornare in Italia dove segue diversi progetti.

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Two Calls for Vajont is a double international contest of contemporary art that aims to develop a creative intellectual reflection, and with it a new cultural perspective, as well as innovative ideas, for the Vajont area. The artistic projects for the two artworks of “public art” to be made on the Vajont Dam (A Call for a Line) and on the front wall of the former elementary school of the Casso village, now New Venue of Casso (A Call for a Wall) will be gathered and published on this website. The winning projects will then be actually realized (see participate).

two calls for vajont è un doppio concorso internazionale d’arte contemporanea volto a sviluppare una riflessione intellettuale creativa, e con essa una nuova prospettiva culturale e d’idee per l’area del vajont. verranno in questo website raccolti e pubblicati i progetti artistici per due opere d’arte pubblica da realizzarsi sulla diga del vajont (a call for a line) e sulla facciata dell’ex-scuola elementare del paese di casso, ora nuovo spazio di casso (a call for a wall). I progetti vincitori dei due concorsi saranno in seguito realizzati (vedi participate).

Ministero dell'AmbienteFondazione Dolomiti Unesco Enel Fondazione Vajont Fondazione Bevilacqua La Masa MartFondazione Merz CCC Strozzina